Nell’ambito di un’inchiesta su appalti per la stazione sciistica sulla Sila emesso un provvedimento cautelare a carico del Governatore della Calabria Mario Oliverio
Dopo la vicenda che ha coinvolto Mimmo Lucano, sindaco di Riace balzato agli onori della cronaca per essere finito nel mirino della Procura di Locri per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, un altro scandalo scuote la regione Calabria. E’ stato, infatti, notificato al Governatore Mario Oliverio il provvedimento cautelare dell’obbligo di dimora nel suo comune di residenza, San Giovanni in Fiore, disposto, su richiesta della DDA di Catanzaro, dal Gip di Catanzaro per l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio.
Governatore Oliverio, l’ombra della ‘ndrangheta dietro gli appalti
Nell’ambito dell’ inchiesta sugli appalti relativi ai lavori per la funivia ed i nuovi impianti sciistici di Lorica è stato raggiunto dal medesimo provvedimento cautelare anche l’ex sindaco di Pedace, Marco Oliverio. Mentre un nuovo ordine di carcerazione è stato notificato all’imprenditore Gianni Barbieri, già dietro le sbarre per presunte collusioni con il clan Muto di Cetraro. Un nuovo terremoto giudiziario, dunque, potrebbe travolgere i palazzi del potere calabrese per un’inchiesta con al centro due appalti, uno sul Tirreno Cosentino e l’altro per la stazione sciistica sulla Sila. Complessivamente le misure cautelari emesse dal Gip sono 16, per alcuni degli indagati è ipotizzata anche l‘aggravante di aver favorito la cosca di ‘ndrangheta dei Muto di Cetraro.