Per respingere i migranti dell’America centrale il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha predisposto recinzioni di filo spinato e ha autorizzato i soldati a sparare
Sono le direttive del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a mettere alle strette i migranti in movimento nell’America centrale e farli dirigere a Tijuana, verso la frontiera con la California. L’ordine è quello di posizionare una recinzione di filo spinato sul territorio che confina con il Rio Grande, in Messico. Il maggiore Derek Wamsley afferma: “Lo scopo di queste recinzioni è scoraggiare i migranti ad attraversare il territorio e passare invece dal ponte, luogo ufficiale per l’ingresso negli Stati Uniti”.
L’operazione, che tra Messico e Texas, vede impegnati più di 7.000 soldati, ha lo scopo di evitare l’arrivo dei migranti. Effettivamente 5800 soldati sono impegnati nella frontiera con il Messico: questa la zona con la più alta percentuale di spostamenti. Altri 1300 operano nella zona Est del Texas dove, contrariamente, non sono previste carovane. Il caporale Samuel Fletcher afferma: “Sono contento di prestare il mio servizio in tutti i modi possibili. Credo nel nostro aiuto ai funzionari di frontiera, e in questo senso mi sta bene”.
Migranti USA, Trump autorizza i soldati a sparare per uccidere
I metodi adoperati da Trump per mandare via i migranti sono alquanto estremi. Il presidente statunitense ha autorizzato i soldati all’uso della forza con un provvedimento firmato da John Kelly, capo dello staff della Casa Bianca e Ministro della Sicurezza Nazionale. I militari, dunque, potranno sparare anche in maniera letale se le circostanze lo richiedono. Dalle dichiarazioni del Colonnello Rob Manning, pare che il costo di questa operazione contro i migranti dell’America centrale si aggiri, in totale, intorno ai 210 milioni di dollari considerando anche le spese per le unità della Guardia Nazionale in missione ad Aprile.